Formaggi Italiani – non sono dannosi alla salute

Che il comparto caseario sia un nostro fiore all’occhiello non è certo una novità, in Italia ci sono circa 450 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni e una quarantina a denominazione riconosciuti dall’UE.

I Medici così come o nutrizionisti per anni ci hanno raccontato che il cacio contiene quantità rilevanti di grassi saturi e colesterolo dannosi al nostro organismo.

I più tolleranti consigliano di consumarli non più di due volte la settimana, troppo poco per chi ne è goloso!

Siamo di fronte a una sorta di campagna denigratoria continua che ha portato l’opinione pubblica a farsi un’idea sbagliata del formaggio; ma adesso è arrivato il momento della rivincita.

Il formaggio infatti è stato riabilitato da un recente studio dell’University College di Dublino, pubblicato anche sulla rivista scientifica Nutrition and Diabetes e che sta avendo grande risonanza sui media britannici.

I ricercatori hanno concluso che le persone che consumano molto formaggio sono più in forma di quelli che non ne mangiano, e che inoltre non hanno livelli di colesterolo maggiori.

Ma non è tutto pare infatti che i partecipanti all’esperimento che hanno mangiato latticini a basso contenuto di grassi, tendevano ad avere più alti livelli di colesterolo (legati, come si sa, a un aumento del rischio di malattie cardiache e ictus).

Verso il Natale 2016: il caviale

Cari amici di CDA market, quanti prodotti abbiamo già incontrato nel nostro cammino verso il Natale 2016? Ebbene, non abbiamo ancora finito. Oggi vogliamo parlarvi del caviale, una squisitezza che tanti, visto il costo elevato, si concedono giusto solo nel periodo natalizio.

uova-salmone

 Ma cos’è esattamente il caviale?

Il caviale è un alimento che si ricava dalla lavorazione e dalla salatura delle uova di un pesce chiamato storione. E’ un composto spalmabile di colore scuro, formato da tanti granuli (le uova) dal gusto più o meno delicato.

Alcuni tipi di caviale, meno pregiati dell’originale di storione, e quindi più economici, si ricavano da uova di salmone (il cosiddetto caviale rosso) oppure da uova di lompo che vengono colorate artificialmente di rosso o di nero.

La produzione di caviale, purtroppo, ha portato quasi all’estinzione delle popolazioni di storioni un po’ in tutto il mondo (ne sopravvivono alcune colonie nel Danubio e nelle zone del Mar Nero e del Mar Caspio), tanto che il CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) ha messo sotto tutela questa specie di pesci, assegnando ad ogni paese una quota propria di produzione ed esportazione che non deve essere superata.

Di conseguenza la maggior parte del caviale oggi in commercio proviene da allevamenti diffusi un po’ in tutto il globo, anche in paesi come il Cile o gli Emirati Arabi in cui gli storioni non sono mai stati presenti in natura. Anche l’Italia fa la sua parte: in provincia di Brescia esiste l’allevamento più grande del nostro paese, che produce ogni anno più di 25 tonnellate di caviale.

Il ciclo di produzione è molto lungo, si parla di un periodo variabile dai 5 ai 18 anni, a seconda della specie di pesce allevata, e questo spiega, almeno in parte, l’elevato costo di questo prodotto.

La buona notizia è che comunque il caviale proveniente dagli allevamenti ha le stesse caratteristiche di gusto e qualità di quello proveniente da colonie di storioni che vivono in libertà.

tartine-di-caviale

Come gustare il caviale

Il modo più rapido, gustoso e apprezzato consiste nel servirlo semplicemente sui crostini come antipasto durante il cenone di Natale o di Capodanno. In questo modo ne basta poco per ciascun commensale, anche perché ha un gusto deciso, su ogni tartina ne metterete una minima quantità.

Potete naturalmente usarlo anche per farcire uno degli strati del vostro panettone gastronomico, rendendolo davvero irresistibile gustarlo come ripieno per i salatini di pasta sfoglia. Se volete una salsa diversa dal solito da spalmare sulle tartine, mescolate il caviale al burro e tenetelo in frigo fino al momento di servire.

Potrete anche stupire i vostri ospiti servendo un primo piatto davvero raffinato e particolare, usando il caviale come condimento per la pasta (perfetto un formato corto, tipo le farfalle) abbinandolo a dell’ottimo salmone affumicato.

 E il caviale si presta ovviamente ad essere inserito in un cesto natalizio ricco e raffinato. Lo sceglierete nella classica confezione in vetro, nel formato che preferite, scuro o rosso, in base ai gusti della persona a cui è dedicato. Per regalare un cesto davvero perfetto, non dimenticate di abbinare al caviale una confezione di salmone affumicato e una bottiglia di spumante di ottima qualità. E magari qualcosa di dolce.

Verso il Natale 2016: il panettone

L’estate è entrata nel vivo e il Natale è ancora molto lontano ma a CDA piace pensare con largo anticipo alle feste.

Tra i regali immancabili, soprattutto tra gli adulti e gli appassionati di cucina, non posso mai mancare i cesti natalizi colmi di prodotti alimentari di vario genere e delle più golose tipicità della nostra tradizione enogastronomica. Vediamo allora nel dettaglio quali sono i prodotti che compongono un cesto di natale perfetto.

Partiamo ovviamente dal dolce più tipico del Natale: il panettone, un prodotto di tradizione gastronomica tipicamente milanese ma ormai diffuso in tutta Italia.

La storia del panettone

Come abbiamo già detto il panettone è un dolce tipicamente lombardo che a Milano, fino alla prima metà del ‘900, veniva prodotto perlopiù in pasticceria, già all’epoca Tre Marie, uno dei marchi storici più conosciuti per la produzione del panettone, faceva parte di una cooperativa artigianale per il perfezionamento della ricetta dell’antico dolce meneghino.

A partire dagli anni ’50, il panettone ha iniziato a essere prodotto a livello industriale diventando in tutta la nostra penisola sinonimo del Natale. E’ proprio in quegli anni che i marchi oggi più noti, come ad esempio Maina, Bauli, Motta, Paluani e Vergani (per citarne solo alcuni), hanno iniziato la loro produzione.

Dal  2003 il dolce di origine milanese è stato tutelato dalla Disciplinare di produzione del panettone tipico della tradizione artigiana milanese”, approvata dal Comitato Tecnico dei Maestri Pasticceri Milanesi, che specifica gli ingredienti che non possono mai mancare e le loro percentuali minime.

La ricetta tipica del panettone

Vediamo quali sono i giusti  ingredienti e le caratteristiche che il panettone perfetto deve avere secondo il Comitato Tecnico dei Maestri Pasticceri Milanesi.

Ingredienti principali:

  • Acqua, farina, zucchero e sale
  • Uova fresche o tuorli pastorizzati
  • Latte pastorizzato, latte UHT, latte fermentato o condensato
  • Burro di cacao e lievito naturale
  • Uvetta sultanina, scorze di arancia candite e cedro candito

In aggiunta:

  • Miele, vaniglia, malto e aromi naturali.

Il panettone classico è caratterizzato da una pasta morbida e ha una tipica forma a cilindro, dovuta allo stampo di cottura, e la crosta di colore più scuro è screpolata e tagliata in modo caratteristico (scarpatura).

Questo è solo il primo appuntamento con i prodotti tipici della tradizione natalizia, alla prossima settimana per una nuova e interessante scoperta.

Gorgonzola tutto da assaporare…

Che bontà il Gorgonzola!

Sapore super deciso, da amare o odiare, il Gorgonzola non permette le mezze misure.

Questo formaggio non ha una data di nascita ben precisa, ma la sua conoscenza storica è collocata nella città di Gorgonzola, vicino a Milano, per poi essere prodotto in tutta la Lombardia ed adorato anche all’estero, come in inghilterra, con il nome Gorgonzola blue cheese.

È un formaggio a pasta cruda, a latte pastorizzato, grasso, di colore bianco con screziature verdi dovute al processo di erborinatura, cioè alla formazione di muffe dovute all’aggiunta di spore al latte.

Il Gorgonzola è tutto da assaporare, sia nella sua variante dolce che in quella piccante, ha sicuramete un qualcosa in più dei normali formaggi e rappresenta al meglio una delle bontà del Nord Italia.

Il CDA MARKET offre moltissimi prodotto caseari di ottima qualità nel suo centro di distribuzione all’ingrosso, per poter soddisfare al meglio ogni cliente che desidera un servizio ad alto livello ad un prezzo decisamente competitivo.

Ecco allora una piccola ricetta per voi, da preparare rigorosamente con Gorgonzola DOP, ottima anche per un antipasto di Natale, dal momento che Dicembre si sta piano piano avvicinando..

 Cornetti Zola e Noci

  •  250 g di pasta sfoglia
  • 100 g di gorgonzola
  • 6 noci
  • pepe

Preparazione

Tagliate in 6 spicchi la pasta sfoglia e mettete sulla base di ogni triangolino un pezzetto di gorgonzola, mezza noce a pezzetti ed il pepe. Arrotolate la pasta dal basso creando una sorta di cornetto e cuocete in forno preriscaldato ventilato a 180° per circa 10-15 minuti.

Un Piatto facile e veloce da prepare in uan ventina di minuti: i vostri ospiti ne saranno deliziati!

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