Il succo di limone

Questo albero da frutto, dalle origini non chiare, è un ibrido realizzato in passato dall’unione tra il pampaleone e il cedro ed ora è un frutto che si riproduce autonomamente con molte proprietà benefiche.

La pianta del limone è alta dai tre ai sei metri e ciò che viene più utilizzato è proprio il suo succo, con proprietà disinfettanti.

Ottimo sia per dare più sapore ai cibi che per creare nuove ricette il limone è usato persino nell’aromaterapia e in campo farmaceutico: ecco qui una ricetta semplice per unire le proprietà vitaminiche del limone alla bontà dei dolci, per rendere felici grandi e piccini.

Torta al limone

Ingredienti:

  • 200 gr di farina
  • 100 gr di fecola di patate
  • 5 cucchiai di olio d’oliva
  • 220 gr di zucchero
  • 5 uova
  • 1 bustina di lievito vanigliato (16gr)
  • 1 pizzico di sale
  • il succo e la scorza grattugiata di 2 limoni
  • 4 cucchiai di latte

Procedimento:

Amalgamare lo zucchero semolato con le 5 uova e in un pentolino a fuoco basso, e trasferirlo in una terrina sbattendolo con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.  Setacciate insieme, farina, fecola e lievito vanigliato. Aggiungete un pizzico di sale e mischiateli assieme ed un poco alla volta aggiungete le farine alla montata di uova. Amalgamate piano piano con l’aiuto di una paletta di legno, aggiungendo alla fine i cinque cucchiai d’olio delicato. Fate assorbire il composto, aggiungere il latte ed amalgamate.

Grattugiate la buccia di due limoni, spremetendo il succo ed  aggiungete succo e buccia grattugiata al composto, amalgamando per bene il tutto. Successivamente, imburrate e infarinate una teglia da 22 cm di diametro, versandoci il composto in maniera uniforme e cuocete in forno già caldo a 150° per circa 1 ora e 10.

Il vostro dolce al limone è servito!

 

 

Frutta e Verdura: una buona abitudine

Si parla spesso di quanto faccia bene la frutta e la verdura al nostro corpo: un benessere reale che cercano di spiegarci sin da bambini, mettendoci davanti al piatto spinaci, lattuga & co. a volte creando spiacevoli sensazioni di obbligo.

Crescendo, poi, iniziamo ad amare il sapore di questi alimenti ricchi di vitamine e iniziamo a non poterne fare più a meno… Ma la domanda da porci è: quanta frutta e verdura è giusto assumere ogni giorno?

Ogni cibo, seppur positivo per il nostro corpo, diventa veleno se mangiato in quantità troppo elevate, creando una situazione che invece di dare benefici può creare disordini e disturbi. E allora qual è la giusta quantità di frutta e verdura giornaliera?

Secondo gli studi, cibarsi di frutta e verdura abbasserebbe del 5% la probabilità di morte per qualsiasi causa, specie per problemi cardiovascolari: una scoperta importante che ci invoglia a mangiare meglio. Le ricerche dimostrerebbero che la quantità adeguata sia di 5 porzioni, due di verdura e tre di frutta, sottolineando come chi segua questo consiglio abbia uno stato mentale positivo (34%) contro il 6% di chi ne consuma solo una porzione al giorno.

E allora: avanti con frutta e Verdura!

Centrifugato pompelmo cetriolo e menta

Ingredienti:

  • 1/2 pompelmo
  • menta fresca
  • 1 cetriolo

Preparazione:

Adesso che le temperature si stanno alzando bisogna pensare ad una bevanda rinfrescante come un buon centrifugato! Se poi uniamo il mix di pompelmo menta e cetriolo non possiamo che sentirci idratati e freschi! ecco allora come preparare la nostra bibita freschissima: mettere la polpa di mezzo pompelmo nella centrifuga con un cetriolo (nel caso in cui per voi possa essere troppo amaro, consigliamo di togliere la buccia) ed aggiungere alcune foglioline di menta fresca. Un centrifugato perfetto che oltre a dissetarvi ha delle ottime proprietà drenanti! Da Provare!

Il Cda propone sempre frutta e verdura freschissima per potervi offrire il meglio e poter gustare i centrifugati migliori fatti proprio con i nostri prodotti: vieni a trovarci!

 

Un goccio d’olio d’oliva

L’olio d’oliva: un sapore così deciso che dà un tocco totalmente nuovo ad ogni piatto che portiamo in tavola.

E’ estratto dalle olive ed è un prodotto della tradizione agroalimentare mediterranea: un profumo che ci ricorda proprio la bontà dei cibi italiani e che ci rappresenta in tutto il mondo con orgoglio.

Nonostante esistano delle tecniche totalmente meccanizzate, le olive spesso vengono ancora raccolte in modo tradizionale battendo i rami con dei lunghi bastoni per distaccarne i frutti. Successivamente vengono raccolte in una rete o persino a mano con lunghe scale in borse a tracolla: questa scelta è la più dispendiosa in termini di costi e tempo, ma permette di ottenere le olive migliori e ancora totalmente integre.

Credere nella tradizione è una scelta forte per i prodotti italiani che rimangono simbolo di sapori d’eccellenza inimitabili.

Il Centro di Distribuzione Alimentare crede in questi valori e lo dimostra attraverso la vendita di marchi rinomati e di ottima qualità per permettervi di cucinare al meglio i vostri piatti preferiti: i migliori prodotti scelti apposta per voi ai migliori prezzi.

Un piccolo assaggio della bontà dell’olio d’oliva possiamo scoprirlo anche in questa ricetta, che renderà i vostri biscotti per la colazione e la merenda, ancora più gustosi e leggeri.

Biscottoni all’olio d’oliva

Ingredienti:

– 50 ml di Olio d’oliva

– Lievito per dolci

– 300 gr di Farina di tipo “00”

– 2 Uova medie e un tuorlo

– 100 gr di zucchero

– 1 Pizzico di sale

Preparazione:

In una terrina mescolare sbattendo uova, zucchero e olio d’oliva quindi – in un’altra terrina – unire la farina ed il lievito ed il pizzico di sale. Amalgamare i due composti assieme iniziando ad impastare fino a creare un composto senza grumi. Avvolgere il composto in una pellicola lasciandolo riposare nel frigorifero per 30 minuti, dopodiché stendetelo su un piano ricavandone delle sagome tonde molto grandi. Porre le forme su una teglia con carta da forno a 180° per un quarto d’ora, assicurandovi di averlo preriscaldato.

 

Et voilà! I vostri biscottoni sono pronti per essere mangiati!

 

 

 

 

Il Pomodoro: virtù e benefici

Il Pomodoro è solo un ortaggio? Riduttivo chiamarlo così!

Se dobbiamo parlare di questo ottimo pomo rosso, succoso e lucente, facciamolo con occhio critico… Perché il Pomodoro è più di una semplice verdura.

Salito in cima al podio per le sue caratteristiche che lo rendono sano e ricco di proprietà benefiche, è importantissimo nella dieta mediterranea e non può essere sostituito facilmente proprio per la grande quantità di vitamine B D e E che ci proteggono e hanno moltissimi benefici antiossidanti.

I pomodori, poi, sono alimenti ricchi di acqua unita ad una forte componente minerale: insomma, non chiamatelo solo verdura!

I pomodori sono a basso contenuto calorico e secondo delle ricerche scientifiche, hanno funzione di prevenzione anche nei tumori: un alimento da integrare in mille modi nei nostri piatti, gustandolo dal semplice aperitivo al sugo di un’ottima pasta, ad un ripieno fino ad un semplice fresco contorno.

Il CDA ha a cuore prodotti sempre freschi tra frutta e verdura tra cui – appunto – pomodori di ottima qualità: ed ecco allora una piccola idea per condividere insieme agli amici questo alimento genuino, tra un aperitivo e quattro chiacchiere.

 

 

Bloody Mary: il cocktail al pomodoro

Ingredienti:

  • 9 cl di succo di Pomodoro
  • 4,5 cl di Vodka
  • 1,5 cl di succo di limone
  • qualche goccia di Salsa Worcester
  • sale e pepe per insaporire

 

Preparazione:

Unire tutti gli ingredienti e shakerarli con vigore e versarlo in un bicchiere da cocktail con qualche oliva o gambo di sedano, dando il tocco finale con una spolverata di pepe.

Il Vostro Cocktail al pomodoro è pronto per essere gustato!

 

 

 

La Pasta: tra bontà e tradizione mediterranea

Ah! La Pasta, che bontà!

Piatto tipico della nostra dieta mediterranea, è amata e adorata da tutti.

Sogno di stranieri in vacanza in Italia, motivo di sugo rosso sulle magliette dei bambini, la pasta si serve sulle nostre tavole con mille sapori differenti, che non stancano mai… Ma sappiamo davvero tutto su questo alimento?

La Leggenda narra che fu Marco Polo a far conoscere la pasta in Italia importandola direttamente dalla Cina, ma in realtà questo piatto si sviluppò in modo parallelo sia in Europa che in Asia, senza un’influenza reciproca; enorme fama ebbe poi nel periodo medievale grazie ai nuovi metodi coltivazione e di bollitura.

La pasta è da sempre un piatto completo, che permette, con un costo di acquisto basso, di darci energia e una giusta quantità di carboidrati senza dimenticare un gusto prelibato, che pochi altri cibi sani sanno dare.

Pasta fresca, Pasta all’uovo, di semola di grano duro ed ancora integrale: il CDA offre moltissime varietà di pasta differente e dai mille formati, come quella minuta, tagliata e quella lunga.

Ogni formato ha una diversa cottura ed è adatta a ricette studiate ad hoc proprio per farvi venire l’acquolina in bocca… E allora perché non provarne una?

Farfalle con Crema

Ingredienti:

  • 300gr di farfalle
  • 3 cucchiai di olio d’oliva
  • 15 Pomodori
  • Sale, Pepe, Basilico ed Erbe aromatiche fresche

 

Preparazione: Tagliare i Pomodori a pezzetti e frullarli insieme a erbe aromatiche, basilico ed olio fino a creare un composto omogeneo. Far bollire le Farfalle in acqua salata e lasciarle raffreddare con un cucchiaino d’olio, per evitare che si attacchino.  Condire la pasta con la crema preparata in precedenza, aggiustando sale e pepe: ed ecco, il piatto è pronto per essere gustato!

 

Viaggiare a Km zero – Le pesche di Monate

Si parla spesso di questo nuovo modo di intendere la cucina definito a Chilometri Zero che sta spopolando nei ristoranti di tutta Italia e non solo e che, oltre ad essere di gran moda, ha un obiettivo importantissimo: l’utilizzo di prodotti locali ed il loro reperimento esclusivamente dalle zone circostanti.

Perché quest’idea?

Per promuovere la bontà dei nostri territori, evitando che i cibi del nostro pranzo percorrano milioni e milioni di chilometri e per incentivare una cucina salutare, riducendo i costi di trasporto.

Il Centro di Distribuzione Alimentare, oltre a una vasta gamma di alimenti provenienti da altri Paesi, ha a cuore la promozione del nostro territorio e promuove prodotti freschi, dai formaggi, ai salumi ai vini, che esaltano i sapori delle nostre terre e ci permettono di riscoprire una tradizione che non può avere fine.

Perché non provare qualche volta a portare in tavola anche noi una cucina sostenibile?

Ecco quindi una piccola ricetta a Chilometri zero, con un buonissimo prodotto locale: le Pesche di Monate.

Pesche di S. Valentino

Ingredienti per 4 persone:
4 grosse pesche di Monate, di stagione piena non troppo mature
gr. 150 di zucchero semolato
gr. 50 di farina di cocco
gr. 100 di brutti e buoni
gr. 30 di biscotti savoiardi
gr. 100 di cioccolato fondente
Vino Angliano d’Angera Q.B.
Miele di robinia varesino Q.B.

Procedimento

Togliere il nocciolo delle pesche tagliandole a metà, ponendole su una teglia con la parte concava verso l’alto, portandole a cottura con 100 grammi di zucchero e vino Angliano.
In un altro recipiente, mixare dei brutti e buoni di Gavirate, sbriciolandoli assieme a 50gr di zucchero, due cucchiai grandi di miele di robinia varesino, i savoiardi e la farina di cocco e rendere tutto l’insieme omogeneo, per poter riempire il vuoto centrale delle pesche.
Ricomporre le pesche appoggiandole una sopra l’altra, come per ricreare il frutto e velarle con cacao in polvere non dolce.
Il dolce è servito!

EXPO 2015: il cibo come vita e virtù

Il Primo Maggio è alle porte. Siamo in attesa di un evento dai numeri esorbitanti, che per sei mesi accoglierà un flusso di persone da tutto il mondo, che ci coinvolge ogni giorno sempre di più grazie ai media, alle nuove infrastrutture , alle aspettative che porta con sé come nuovi posti di lavoro e nuovi contratti, in un’ottica di cambiamento e positività. Ma cosa è esattamente Expo 2015? E – soprattutto – cosa si intende con il termine Cibo in un contesto come la nostra società?

L’Esposizione Universale milanese non solo offre la possibilità di conoscere il cibo di diversi Paesi del mondo ma si pone ad un gradino più alto di conoscenza, in un’ottica di consumo alimentare globale che vuole analizzare come l’alimentazione sia cambiata e cambi costantemente, condizionata sia da un’incessante avanzare della società, sia da variabili tecnologiche che territoriali reali, che creano dei gap enormi tra le tante popolazioni.

E allora come non chiedersi quanto il cibo condizioni la nostra vita? Quanto condizioni la nostra famiglia? Un popolo? Un’ intera Nazione?

La risposta è scontata.

Sorridiamo quando ci dicono “Ma Parla come Mangi!”: ma ciò che mangiamo rappresenta proprio quello che siamo.  Sempre.

Il cibo è “Energia per la Vita”, ed Expo 2015 vuole proprio darci la possibilità di viverlo sulla nostra pelle: capendo allora come sono fatti anche gli altri, come un’esposizione possa creare un filo conduttore per unire Paesi diversi fra loro, per scambiarsi idee, opinioni, per assaggiare spezie mai provate, sentire odori forti e delicati, assaggiare succhi aspri e dolci, adocchiare piatti mai visti, mai dimenticando che quello che rappresenta il cibo, è la componente umana, siamo noi.

Con uno sguardo che vede il cibo soprattutto come un bisogno per vivere, con l’obiettivo primario di amare il suo pianeta e rispettarlo e di aiutare i popoli in difficoltà, che di cibo ne hanno poco.

È  chiaro che in un evento, seppur così grande, non si possa trovare magicamente una soluzione immediata.

Ma è un’occasione importantissima per riflettere, anche in modo ludico, di come tante teste unite possano nel tempo venirsi incontro per un progetto comune di mutuo aiuto.

Expo è tutto questo e molto altro ancora: cibo come vita e come virtù, tra laboratori, convegni, mostre, spettacoli che ci insegnano cosa siamo, cosa vogliamo e cosa ci aspettiamo, proprio per come ci cibiamo.