Verso il Natale 2016: il panettone

L’estate è entrata nel vivo e il Natale è ancora molto lontano ma a CDA piace pensare con largo anticipo alle feste.

Tra i regali immancabili, soprattutto tra gli adulti e gli appassionati di cucina, non posso mai mancare i cesti natalizi colmi di prodotti alimentari di vario genere e delle più golose tipicità della nostra tradizione enogastronomica. Vediamo allora nel dettaglio quali sono i prodotti che compongono un cesto di natale perfetto.

Partiamo ovviamente dal dolce più tipico del Natale: il panettone, un prodotto di tradizione gastronomica tipicamente milanese ma ormai diffuso in tutta Italia.

La storia del panettone

Come abbiamo già detto il panettone è un dolce tipicamente lombardo che a Milano, fino alla prima metà del ‘900, veniva prodotto perlopiù in pasticceria, già all’epoca Tre Marie, uno dei marchi storici più conosciuti per la produzione del panettone, faceva parte di una cooperativa artigianale per il perfezionamento della ricetta dell’antico dolce meneghino.

A partire dagli anni ’50, il panettone ha iniziato a essere prodotto a livello industriale diventando in tutta la nostra penisola sinonimo del Natale. E’ proprio in quegli anni che i marchi oggi più noti, come ad esempio Maina, Bauli, Motta, Paluani e Vergani (per citarne solo alcuni), hanno iniziato la loro produzione.

Dal  2003 il dolce di origine milanese è stato tutelato dalla Disciplinare di produzione del panettone tipico della tradizione artigiana milanese”, approvata dal Comitato Tecnico dei Maestri Pasticceri Milanesi, che specifica gli ingredienti che non possono mai mancare e le loro percentuali minime.

La ricetta tipica del panettone

Vediamo quali sono i giusti  ingredienti e le caratteristiche che il panettone perfetto deve avere secondo il Comitato Tecnico dei Maestri Pasticceri Milanesi.

Ingredienti principali:

  • Acqua, farina, zucchero e sale
  • Uova fresche o tuorli pastorizzati
  • Latte pastorizzato, latte UHT, latte fermentato o condensato
  • Burro di cacao e lievito naturale
  • Uvetta sultanina, scorze di arancia candite e cedro candito

In aggiunta:

  • Miele, vaniglia, malto e aromi naturali.

Il panettone classico è caratterizzato da una pasta morbida e ha una tipica forma a cilindro, dovuta allo stampo di cottura, e la crosta di colore più scuro è screpolata e tagliata in modo caratteristico (scarpatura).

Questo è solo il primo appuntamento con i prodotti tipici della tradizione natalizia, alla prossima settimana per una nuova e interessante scoperta.

Prodotti alimentari italiani famosi

Dopo avervi presentato i prodotti italiani più esportati a livello internazionale vogliamo parlavi di quelli che sono i prodotti alimentari più noti e apprezzati nel nostro Paese e non solo.

L’Italia, come sappiamo, è davvero ricca di specialità gastronomiche tipiche e passando in rassegna le nostre 20 regioni possiamo trovare una vasta quantità di prodotti di eccellenza. Tuttavia ci sono alcuni classici che hanno fatto e continuano a fare la storia della nostra cucina. Prima fra tutti la pizza, senza dimenticare pasta e risotti, mozzarella e parmigiano reggiano, prosciutti e insaccati e i vari dolci, dal tiramisù al gelato.

Ma vediamo ora nel dettaglio perché questi prodotti del made in Italy sono così apprezzati da tutti gli amanti della buona cucina.

  • LA PIZZA: parlando di pizza non si può non citare la città di Napoli, che rappresenta il vero fiore all’occhiello della città e di tutta la regione Campania. La tipologia più nota e apprezzata è senza dubbio la pizza Margherita, fatta con pomodoro, mozzarella e basilico, i tipici colori della nostra bandiera. La Margherita deve il suo nome alla Regina Margherita di Savoia che per prima diede lustro a questo cibo tradizionalmente di origine contadina.
  •  LA PASTA: altro prodotto alimentare che ci contraddistingue è la pasta; chi si tratti di spaghetti, fusilli, bucatini o penne, la pasta è sinonimo di tradizione e identità culturale italiana e resta uno dei vanti della cucina made in Italy, tanto da rappresentare un elemento immancabili nella dieta mediterranea.
  • IL RISOTTO: tra i prodotti alimentari italiani più famosi troviamo anche il risotto. Si tratta di un piatto che nasce in Piemonte ma che si è ormai diffuso in tutta Italia, soprattutto al nord. Esitono diverse qualità di riso come: Arborio, Baldo, Carnaroli, Maratelli, Rosa Marchetti, Sant’Andrea, Vialone nano, ma la caratteristica comune a tutti è la presenza di amido che durante la cottura dona al riso una consistenza gelatinosa donando cremosità al risotto.
  • IL PROSCIUTTO E GLI INSACCATI: come già specificato nel nostro articolo dedicato all’eccellenza dei salumi italiani, il nostro Paese fa questa tipologia di prodotti alimentari un vero e proprio vanto. Parlando di salumeria italiana si fa riferimento all’industria delle carni che si contraddistingue per prodotti buoni e sicuri. La nostra salumeria spazia tra salami, pancette e coppe ma è il Prosciutto di Parma il più conosciuto e apprezzato in Italia e nel Mondo.
  • LA MOZZARELLA E IL PARMIGIANO REGGIANO: prodotti alimentari già presentati nel nostro articolo dedicato all’eccellenza dei formaggi italiani, mozzarella e parmigiano reggiano sono senza alcun dubbio i formaggi sinonimo del made in Italy. Esistono moltissime varietà di mozzarella: mozzarella di bufala (tipicamente campana), mozzarella fior di latte (prodotta con latte di mucca fresco), mozzarella affumicata e non solo; ma in ogni caso tratta di un formaggio che si abbina perfettamente ai piatti della nostra cucina, come ad esempio la caprese. Il parmigiano reggiano è un formaggio tipico del nord Italia e in particolare delle zone di Parma, Reggio Emilia e Modena; altro prodotto di qualità che ci contraddistingue.
  • IL GELATO, IL TIRAMISU’ E I CANNOLI: per concludere la nostra rassegna sui prodotti alimentari italiani famosi non potevamo non parlare dei dolci. Anche in questo caso l’Italia è ricca di specialità tipiche regionali ma i prodotti più apprezzati sono il gelato, il tiramisù e i cannoli siciliani. Il primo gelato italiano risale al 1562 ed è stato creato dal cuoco fiorentino Bernardo Buontalenti. Il gelato rappresenta la versione Italiana dell’ice-cream dal quale si differenzia per la minore presenza di grassi e zuccheri, per il sapore più intenso dato dai prodotti utilizzati in fase di preparazione e per il periodo di conservazione che dura solo pochi giorni nel caso di gelati prodotti artigianalmente. Il tiramisù, è un dessert al cucchiaio fatto con savoiardi o biscotti secchi, imbevuti nel caffè, e ricoperti da una crema composta da mascarpone, uova e zucchero. La sua origine è contesa tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Infine, il cannolo siciliano, una delle specialità più conosciute della pasticceria italiana che, come tale è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf). Un dolce che si compone di una pasta fritta e di un ripieno a base di ricotta di pecora con canditi, gocce di cioccolato o granella di pistacchi.

I prodotti alimentari italiani più esportati all’estero

Dopo aver presentato le eccellenze italiane in ambito enogastronomico e tutti i marchi alimentai, rigorosamente italiani, più imitati al mondo, CDA vi parla oggi di quali sono i prodotti alimentari italiani più esportati all’estero.

 Il nostro Paese si sa è ricco di prelibatezze che fanno gola in tutto il mondo, dalla Cina fino agli Stati Uniti, tanto che non è raro che gli italiani vengano identificati al di fuori dei confini nazionali come “pizza e spaghetti”.

Prodotti enogastronomici all’estro

Tuttavia non sono solo questi i prodotti alimentari più apprezzati oltre oceano:

  • VINO: al primo posto regna indiscusso il vino: rosso, bianco e rosato ma soprattutto spumante. Il nostro vino con le bollicine è senza dubbio il più apprezzato in tutto il Mondo e, stando ai dati riportati da “ i numeri del vino”, ha fatto registrare solo nel primo trimestre del 2016 un incremento del 21% rispetto all’anno precedente, soprattutto nel Regno Unito e negli USA.
  • PASTA: che siano penne, spaghetti, maccheroni o bucatini, gli italiani, si sa, di pasta se ne intendono. Tra i prodotti italiani più esportati all’estero questa eccellenza gastronomica del nostro Paese non poteva di certo mancare; sulla pasta non abbiamo davvero rivali tanto che il nostro export occupa il 37,5% del totale.
  • FORMAGGI: il terzo posto di questa speciale classifica è occupato dai nostri formaggi. In Italia, si sa, ne esistono moltissime varietà: dalla mozzarella, al gorgonzola; ma il più apprezzato ed esportato all’estero risulta essere il Grana Padano che da solo guadagna il 12% del mercato.
  • DOLCI: al quarto posto troviamo i nostri dolci, in Italia ne esistono moltissime varietà regionali e tra i più famosi non possiamo non citare il panettone lombardo, la pastiera e le sfogliatelle napoletane, i cantucci di prato, il torrone e tutti i dolci tipici della Sicilia come la cassata e il cannolo.
  • OLIO D’OLIVA: quinto posto per il nostro olio d’oliva extravergine, un prodotto alimentare immancabile nella tradizionale dieta mediterranea. Anche qui l’Italia fa registrare numeri da record con il 23% di export a livello mondiale, soprattutto negli Stati Uniti.
  • FRUTTA E VERDURA: subito dopo l’olio d’oliva troviamo la nostra frutta e verdura; dalle mele del Trentino Alto Adige ai limoni di Sicilia, dalle ciliegie e susine dell’Emilia Romagna fino ai pomodori. Anche qui i dati parlano chiaro, l’Italia un export che ha fatto registrare un incremento del 3,9% rispetto al 2015.
  • SALUMI E INSACCATI: a seguire troviamo i nostri tanto amati salumi, dal Prosciutto Crudo San Daniele e di Parma, fino al gustoso Salame Milano. Anche in questo caso i dati di export sono più che positivi con un fatturato di 1,35 miliardi e un incremento delle vendite soprattutto in Germania, Francia e Regno Unito.
  • CAFFE’ E BIRRA: nono posto per il caffè, che in molte regioni italiane, ma soprattutto a Napoli, rappresenta un vero e proprio rituale. Nel 2015 i dati relativi alla sua esportazione all’estero hanno fatto registrare un incremento del 10% rispetto alle annate precedenti. A sorpresa chiude questa speciale classifica la birra italiana, che negli ultimi 30 anni ha quasi raddoppiato il suo consumo. Il nostro marchio più apprezzato al di fuori dei confini nazionali è senza dubbio Peroni e  gli Stati Uniti sono i maggiori esportatori al mondo.

Prodotti alimentari italiani contraffatti

Dopo avervi mostrato quelle che sono le eccellenze italiane in fatto di salumi e formaggi vogliamo parlarvi oggi di quelli che sono i prodotti alimentari italiani più imitati all’estero.

Il nostro Paese, si sa, è tra più rinomati in tutto il mondo per le sue specialità eno-gastronomiche: dal prosciutto di Parma, al parmigiano reggiano, dall’olio extravergine d’oliva ai pomodori, fino al prosecco; sono molti i prodotti tipici della nostra cucina amati e apprezzati all’estero ma, purtroppo, anche contraffatti.

Secondo il rapporto annuale sulla sicurezza alimentare, conosciuto come “In Tavola”, e redatto da Legambiente e dal Movimento difesa del cittadino, attraverso il quale vengono analizzati tutti i casi di prodotti alimentari contraffatti che le forze dell’ordine hanno rilevato l’anno precedente, l’Italia si conferma come la Nazione europea con più prodotti imitati con il 14,8%.

Ma come si fa a capire quando siamo davanti a un prodotto contraffatto?

Sono 4 tipologie di contraffazioni possibili: prodotti non biologici spacciati per tali, alimenti con falsi marchi di qualità garantita, prodotti non tracciabili, alimenti conservati in modo non adeguato.

In Italia esistono oltre 1000 prodotti di alta qualità certificata suddivisi in:

  • DOP (denominazione di origine protetta
  •  IGP (indicazione geografica protetta)
  • STG (specialità regionale garantita)

Quali sono i prodotti alimentari italiani più imitati al mondo?

  • Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano: salume DOP tra i più conosciuti in tutto il mondo il nostro prosciutto crudo è anche tra i più imitati oltre oceano, tra le molte contraffazioni possiamo trovare ad esempio il Parma salami del Messico. Lo stesso discorso vale per il parmigiano reggiano DOP, formaggio tipico delle provincie di Modena, Reggio Emilia e Parma ma presente nelle curiose varianti del Parmesao del Barasile, del Ragiantito argentino, del Parmesano cinese e del Parmesan, la sua versione non made in Italy più conosciuta.
  • Olio extra vergine d’oliva e pomodori: ma non è finita qui, la lista di prodotti alimentari italiani contraffatti è ancora lunga. L’olio extra vergine d’oliva detto Romulo (con tanto di lupa romana sull’etichetta) è venduto in Spagna ma a differenza dell’olio extravergine italiano quest’ultimo è un mix di olio d’oliva e olio di semi, più una colorazione con clorofilla che dona la colorazione tipica dell’extravergine. Anche i nostri pomodori, primi tra gli alimenti italiani esportati all’estero, sono vittima di contraffazione, in questo caso troviamo ad esempio Cento San Marzano made in Usa, da non confondersi con il San Marzano dell’Agro senese-nocerino DOP, del quale negli scorsi anni sono state sequestrate circa 34 tonnellate di dubbia provenienza.
  • Vino italiano: non solo alimentari, anche il nostro vino è vittima di contraffazione. Qui possiamo trovare ad esempio il Chianti di produzione californiana e il Valpolicella della Gran Bretagna, realizzato con uno speciale kit di fai da te. Esistono tuttavia modi meno vistosi per produrre vino contraffatto come arricchire il mosto concentrato con acqua e zuccheri e utilizzare sostanze proibite dalla legge, ecco allora che avremo vini italiani DOP e IGP non propriamente tali.
  • Ma non è finita qui: i prodotti alimentari italiani contraffatti sono a centinaia, troppi per essere elencati in un solo articolo, ma, oltre a quelli sopra citati, eccone altri brevi esempi: mortadela siciliana del Brasile, salami calabrese made in Canada, penne Napolitana del Lancashire, Napoli Tomato e Caffè Mario, fino alla pasta Don Peppino made in Australia.

I migliori formaggi italiani

L’Italia del gusto non è solo salumi, argomento del quale noi di CDA market vi abbiamo parlato la scorsa settimana, il nostro Paese è ricco anche di moltissime varietà di formaggi tipici regionali, prodotti d’eccellenza della nostra gastronomia.

I formaggi tipici italiani sono più di 450, senza contare quelli DOP e IGP riconosciuti dall’Unione Europea. Freschi, stagionati o erborinati; dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal Gorgonzola al Pecorino Romano, Toscano e Sardo, fino alla Mozzarella di Bufala Campana, vediamo nel dettaglio quali sono i formaggi italiani più apprezzati in tutto il mondo.

I formaggi più noti

  • Parmigiano Reggiano e Grana Padano DOP: tipico delle provincie di Modena, Reggio Emilia, Parma e di alcune provincie di Bologna, il Parmigiano Reggiano è sicuramente uno dei prodotti più conosciuti in tutto il mondo dagli amanti della gastronomia italiana. Si tratta di un formaggio a pasta dura e granulosa, stagionato a lungo (dai 12 fino ai 18 mesi), di consistenza friabile e dal gusto inteso ed aromatico. Il Grana Padano è invece uno dei formaggi italiani più apprezzato al di fuori dei nostri confini. Tipico della Lombardia, viene prodotto anche Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna. La sua stagionatura dura circa 20 mesi e, come per il Parmigiano Reggiano, la sua consistenza è friabile e il suo gusto molto intenso e aromatico.
  • Gorgonzola DOP: tipico della Lombardia e del Piemonte è sicuramente il Gorgonzola; un formaggio erborinato di medio-breve stagionatura che presenta due varianti, dolce e piccante. Realizzato con latte di vacca Penicillium Roqueforti, matura rapidamente per la presenza di muffe. Mediamente aromatico nella variante dolce, è invece inteso nella variante piccante.
  •  Taleggio DOP: si tratta di un formaggio prodotto nella Val Taleggio, da cui prende il nome, ma anche nella maggior parte della Lombardia e del Piemonte, in provincia di Treviso e in Veneto. È un prodotto vaccino di breve-media stagionatura, elevatura che avviene con spugnature di acqua e sale che ne determinano la crosta importante. La pasta del Taleggio è morbida e il gusto intensamente aromatico.
  •  Castelmagno e Bra Duro DOP: Formaggio tipico piemontese, e in modo particolare della provincia di Cuneo, il Castelmagno viene prodotto con latte di pecora e capra. Si tratta di un formaggio particolare perché prodotto in alpeggio, oltre i 1000 metri, e fatto stagionare a volte in grotte. La sua pasta e friabile e il gusto intensamente aromatico. Dalla provincia di Cuneo arriva anche il Bra che prende il nome della città di provenienza. Il Bra Duro è prodotto con latte di vacca, pecora o capra e, se fatto e stagionato oltre i 900 metri, è denominato “Prodotto della Montagna”.
  •  Provolone Valpadana DOP: come indicato dalla denominazione si tratta di un formaggio tipico di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna . Si tratta di un formaggio grasso e dalla pasta semi-dura prodotto con latte di vacca. Il Provolone presenta due diverse varianti: dolce con una stagionatura di almeno 30 giorni e piccante con una stagionatura fino a 16 mesi.
  •  Asiago DOP: tipico del Veneto, e in modo particolare di Vicenza, è invece l’Asiago. Prodotto con latte di vacca stagionato, si presenta in due diverse varianti: Mezzano e Avello, a sua volta suddiviso in Vecchio e Stravecchio. Per questo motivo le sue intense note aromatiche sono molto variabili.
  •  Pecorino Romano, Toscano e Sardo DOP: formaggio dalla pasta dura e dalla medio-lunga stagionatura (5 mesi), il Pecorino Romano è tipico del Lazio. Un prodotto dal gusto fortemente riconoscibile per le sue note salate. Il Pecorino Toscano presenta caratteristiche molto simili a quello Romano. Si tratta di un formaggio grasso e di breve-media stagionatura, che varia a seconda della tipologia (tenera o semicotta). Di consistenza dura o semi-dura, il suo sapore varia a seconda del tipo di cibo mangiato dalle mucche lattifere che si nutrono tra le montagne degli Appennini e il mar Tirreno. Il Pecorino Sardo nasce dalla storia della pastorizza e dalla caseificazione sarda del latte di capra. Dolce o maturo può avere una stagionatura di medio-lunga durata e presenta una pasta semidura o dura.
  •  Fiore Sardo DOP: tipico della Sardegna è anche il Fiore, prodotto con il latte di pecora è un formaggio lievemente affumicato e prodotto dai pastori in locali tipici con il fuoco a legna. Grasso e di media-lunga stagionatura presenta una pasta dura e friabile.
  •  Fontina DOP: tipico della Valle d’Aosta, la fontina è un formaggio grasso grasso con una stagionatura media di almeno 3 mesi, in acqua salata e in ambienti naturali. Di pasta semidura, presenta una crosta sottile e un colore giallo paglierino mentre al gusto è fortemente aromatico.
  •  Mozzarella di Bufala Campana DOP: prodotta in varie regioni italiane la più nota è sicuramente la Mozzarella di Bufala Campana, realizzata con latte di bufala. Si ratta di una delle eccellenze del sud Italia, un formaggio di pasta fresca e filata con una consistenza e un gusto simile a quello dello yogurt.
  •  Caciocavallo Silano DOP: tipico del sud Italia è anche il Caciocavallo, prodotto in Basilicata, Molise, Calabria e Puglia. Realizzato con latte di mucche allevate perlopiù allo stato brado viene fatto stagionare in cantina per almeno 30 giorni. Si tratta di un formaggio dalla pasta dura e filata con aromi intensi e piccanti.

Ogni regione dello stivale ha il suo formaggio tipico, questa è solo una piccola selezione dei prodotti italiani più conosciuti e apprezzati in ogni parte del mondo.

L’eccellenza dei salumi italiani

CDA Market vi parla oggi dei salumi italiani, uno dei molti prodotti di eccellenza della tradizione gastronomica del nostro Paese. Esistono moltissime varietà di insaccati e la maggior parte delle nostre regioni ha un suo prodotto che la contraddistingue.

Una prima fondamentale differenza sta tra i così detti salumi crudi e salumi cotti. Della prima categoria di salumi fanno parte ad esempio il prosciutto crudo, il salame, lo speck e la bresaola; mentre salumi cotti sono ad esempio il prosciutto cotto, la mortadella, lo zampone e il cotechino.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono i migliori insaccati, crudi e cotti, italiani e le loro caratteristiche:

Prodotti crudi

  • Prosciutto crudo: il prosciutto crudo è uno degli insaccati più apprezzati in Italia e nel mondo e viene prodotto da cosce di maiale con peso elevato. La sua forma e tendenzialmente allungata, mentre il colore è rosso, rosato con venature di grasso, il profumo stuzzica l’appetito con aromi avvolgenti e gustosi. Esistono diverse varietà di prosciutto crudo ma le più note, contraddistinte dal marchio di eccellenza DOP, sono: il San Daniele, il prosciutto di Parma, il prosciutto di Modena, il prosciutto Veneto Berico-Euganeo, il Jambon de Boss della Valle d’Aosta, il crudo di Carpegna, il prosciutto Toscano e molti altri ancora.
  • Salame: il salame rappresenta senza dubbio l’insaccato più conosciuto e apprezzato in ogni parte del mondo. Per tale motivo ne esistono moltissime varietà e quasi ogni regione dello stivale ha il proprio insaccato d’eccellenza. I salami italiani, di forma tendenzialmente allungata e di dimensioni variabili, si differenziano tra di loro per il tipo di macinatura della carne: fine, media o grossa e per gli aromi usati durante la stagionatura. Il loro colore è rosso con puntini di grasso bianco, il sapore è appetitoso e ricco di gusto. Tra le moltissime varietà regionali di salame DOP le più famose sono senza dubbio: il salame di Milano, quello di Napoli, il salame di Cremona e di Piacenza, il Felino e il Cacciatore, il salame di Varzi, lo soppressa Vicentina, la salsiccia Calabra e moltissimi altri.
  • Speck e Bresaola: speck è da sempre sinonimo di Alto Adige, contraddistinto dal riconoscimento comunitario IGP che ne garantisce l’eccellente qualità. Questo insaccato è prodotto dalla coscia di maiale cruda, successivamente affumicata e stagionata; elemento importantissimo è l’affumicatura, realizzata con legna resinosa (faggio, ginepro e frassino). Lo speck ha forma allungata e piatta, colore rosso/rosato con grasso e un sapore affumicato e ben definito. Così come lo speck anche la bresaola presenta una sua tipicità regionale, si tratta infatti di un insaccato tipico della Valtellina e solamente quella prodotta in provincia di Sondrio è riconosciuta come IGP.  La bresaola si ottiene dai tagli della coscia di manzo, lavorati con sale, pepe, aglio, cannella, alloro e chiodi di garofano per due settimane. Di colore rosso intenso, dall’aroma delicato è di sapore dolce e raffinato, mentre il grasso è quasi totalmente assente.
  • Coppa, Pancetta e Lardo: insaccato tipico delle zone di Parma e Piacenza, la coppa è realizzata con i muscoli del collo e ha forma rotonda e appuntita, colore rosso con sfumature di bianco e rosa e un profumo dolce e particolare. La coppa piacentina è riconosciuta come DOP, mentre la coppa parmense è IGP ma esistono altre varietà regionali di questo insaccato come il capocollo di Calabria, riconosciuto come DOP. La pancetta è realizzata dal ventre del maiale e presenta diverse forme a seconda dalla qualità: geometrica se si tratta di pancetta tesa (classica o affumicata), pancetta arrotolata (magretta e coppata). Riconosciute come DOP sono la pancetta di Piacenza e la pancetta di Calabria e questo salume si presenta di coloro bianco con venature di rosa/rosso, il profumo varia a seconda della tipicità regionale e delle spezie utilizzate per aromatizzarla: pepe e fiori di garofano per la pancetta piacentina, aglio e semi di finocchio per quella calabrese. Il lardo viene prodotto con la parte più grassa del maiale che si trova al di sotto della cotenna. Tra le varietà più note, contraddistinte dal riconoscimento IGP, troviamo il lardo d’Arnad della Valle d’Aosta e il lardo di Colonnata.

Prodotti cotti

  • Prosciutto cotto: il prosciutto cotto è prodotto con le cosce di maiale senza osso che vengono salate e successivamente cotte. Il colore di questo insaccato è rosa tenue con una leggera bordatura di grasso, mentre il sapore e dolce e delicato. Il prosciutto cotto, anche se di recente comparsa tra i prodotti tipici della salumeria italiana, è uno dei prodotti più apprezzati dai consumatori italiani.
  • Mortadella: la mortadella rappresenta un insaccato di lunga tradizione nella storia della salumeria italiana. Dalla forma rotonda e dal colore rosa compatto, si contraddistingue per la presenza di piccoli fori cilindrici noti come lardelli. Al gusto è ben equilibrata e, proprio grazie alla presenza dei lardelli, il suo sapore è dolce ed intenso. Due sono i tipi di mortadella riconosciute come IGP: la mortadella di Bologna e quella di Prato.
  • Zampone e Cotechino:lo zampone è un insaccato tipicamente italiano, realizzato con carne di maiale magra, cotenna tritata e grasso salato e aromatizzato, il tutto insaccato nella pelle della zampa anteriore del maiale. Ideale soprattutto durante i mesi invernali, lo zampone di Modena ha ottenuto il riconoscimento IGP. Molto simile allo zampone è il cotechino, preparato con gli stessi prodotti ma insaccato in modo differente. Così come lo zampone di Modena anche per il cotechino è contraddistinto dal marchio IGP.

La bontà del caffè Lavazza

 

Cda Market oggi presenta un brand conosciuto in tutto il mondo: Lavazza.

Questa azienda nasce nell’800 a Torino e continua la sua crescita per quattro generazioni, per diventare per eccellenza “il caffè più amato dagli italiani”.

La “Luigi Lavazza S.p.A.” è un’azienda con circa duemilasettecento dipendenti distribuiti in diverse sedi, ed in particolare nella sede di corso Novara  nello stabilimento di strada Settimo.

Mezzi tecnici all’avanguardia, un caffè che non si controlla ma si costruisce, diventando nel tempo sempre più pregiato e gustoso, dai chicchi alle più moderne cialde dai mille gusti.

Macchine di design, caffè da amare ed assaporare, pasando dal 100% arabica agli aromi più ricercati e indimenticabili: anche noi del CDA Market siamo amanti di questo caffè ed è per questo che nei nostri scaffali del centro di distribuzione non mancano mai!

Un caffè da provare nelle sue varianti multiple, ancora più invitante nel prezzo grazie all’offerta di maggio che vede un prezzo scontato a cui non poter resistere!

Vieni da CDA MARKET: moltissime offerte ti aspettano!

 

Il Sauvignon di Villa Tavernago vince la Medaglia d’oro

vini villa tavernagoCDA MARKET è fiera dei suoi fornitori, specialmente quando si contraddistinguono in bravura ed ottima qualità.sauvignon

E’ questo il caso della Tenuta Villa Tavernago che con il suo Sauvignon Blanc 2015 doc biologico “casa giulia” vince la Medaglia d’oro alla 23° edizione del concorso mondiale di Bruxelles.

Una giuria selezionatissima che ha visto 8750 competitors: inutile dire la soddisfazione nel vedere una premiazione tutta Italiana con cui collaboriamo da tempo, premiando non solo dell’ottimo vino ma anche un’azienda solida, ottima, con vino prestigioso.

La famiglia Pirovano ringrazia sia CDA Market che ha creduto e crede in questo progetto, ma soprattutto i clienti come voi che scelgono questo brand di ottima qualità tra gli scaffali.

Scopri i migliori vini di Tenuta Villa Tavernago, vieni a trovarci da CDA Market!

villa tavernago

 

CENTRO DISTRIBUZIONE ALIMENTARE

Via Volta, 8 21040 Lozza (Varese)
Tel. 0332 262202 Fax. 0332 811786
info@cdamarket.it

ORARI CASH&CARRY

Dal Lunedì al venerdì (orario continuato) 8.00 – 19.00
Sabato 8.00 – 12.30

Viva il Biologico!

Biologico sì, biologico no?

Cosa cambia, cosa scegliere?

Si parla sempre di più di cibo biologico e non solo… Qualità migliore che avrebbe un forte impatto sulla vita e sulla salute.

Ma esattamente che cosa cambia?

Da fonti come Wikipedia troviamo la seguente dicitura: “La differenza sostanziale tra agricoltura biologica e convenzionale consiste nel livello di energia utilizzato: nell’agricoltura convenzionale si impiega un notevole quantitativo di energia ausiliaria proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.); al contrario, l’agricoltura biologica reimpiega la materia principalmente sotto forma organica.”

Quindi l’elemento primario pare sia loa conservazione della sostanza organica del terreno o l’intenzione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale.

Si mantiene un terreno fertile in maniera naturale, senza una contaminazione dei prodotti… Un toccasana per il proprio fisico!

Certo, i prodotti sono un po’ più cari, ma la differenza, si tocca, si sente, si vede…

E allora: viva il biologico!

 

Cda Market offre molti prodotti biologici e di ottima qualità: vieni a scoprirli tutti!

CDA MARKET – Centro di distribuzione alimentare
Via Alessandro Volta 8 – 21040 Lozza (VA) · 0332 811786

 

Oggi mangio… Fiori!

Chi l’ha detto che i fiori sono belli solo da mettere nel vaso?

Con l’arrivo della primavera vi sveliamo qualche chicca per assaporare la bontà dei fiori tutti da gustare!

Ecco qualche consiglio:

I fiori di Lavanda sono perfetti per creare ottime tisane… Da provare anche la Calendula: usatela nelle vostre zuppe o per una frittata insolita!

Altri fiori molto noti sono i Denti di leone: i suoi fiori gialli danno un tocco davvero unico ai piatti e in più sono ricchi di vitamine… Provateli con i sorbetti!

E per le Violette e le Rose? Piccoli fiorellini che crescono facilmente in tutti i balconi da aggiungere alle vostre insalate oppure potete usarli per decorare le vostre torte… Con i loro petali potrete creare tante ricette: marmellate, risotti ma anche petali zuccherati!

Aggiungete i fiori di Gelsomino e Camomilla alle vostre tisane: avranno un aroma unico e delicato!

Il Glicine è perfetto non solo per insalate ma anche per torte e tisane: aggiungete qualche petalo all0 yogurt con un cucchiaino di miele: resterete sorprese della bontà. Ed infine i nostri preferiti: i Fiori di zucca: perfetti fritti… tutti da amare!

CDA MARKET – Centro di Distribuzione Alimentare

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