I prodotti alimentari italiani più esportati all’estero

Dopo aver presentato le eccellenze italiane in ambito enogastronomico e tutti i marchi alimentai, rigorosamente italiani, più imitati al mondo, CDA vi parla oggi di quali sono i prodotti alimentari italiani più esportati all’estero.

 Il nostro Paese si sa è ricco di prelibatezze che fanno gola in tutto il mondo, dalla Cina fino agli Stati Uniti, tanto che non è raro che gli italiani vengano identificati al di fuori dei confini nazionali come “pizza e spaghetti”.

Prodotti enogastronomici all’estro

Tuttavia non sono solo questi i prodotti alimentari più apprezzati oltre oceano:

  • VINO: al primo posto regna indiscusso il vino: rosso, bianco e rosato ma soprattutto spumante. Il nostro vino con le bollicine è senza dubbio il più apprezzato in tutto il Mondo e, stando ai dati riportati da “ i numeri del vino”, ha fatto registrare solo nel primo trimestre del 2016 un incremento del 21% rispetto all’anno precedente, soprattutto nel Regno Unito e negli USA.
  • PASTA: che siano penne, spaghetti, maccheroni o bucatini, gli italiani, si sa, di pasta se ne intendono. Tra i prodotti italiani più esportati all’estero questa eccellenza gastronomica del nostro Paese non poteva di certo mancare; sulla pasta non abbiamo davvero rivali tanto che il nostro export occupa il 37,5% del totale.
  • FORMAGGI: il terzo posto di questa speciale classifica è occupato dai nostri formaggi. In Italia, si sa, ne esistono moltissime varietà: dalla mozzarella, al gorgonzola; ma il più apprezzato ed esportato all’estero risulta essere il Grana Padano che da solo guadagna il 12% del mercato.
  • DOLCI: al quarto posto troviamo i nostri dolci, in Italia ne esistono moltissime varietà regionali e tra i più famosi non possiamo non citare il panettone lombardo, la pastiera e le sfogliatelle napoletane, i cantucci di prato, il torrone e tutti i dolci tipici della Sicilia come la cassata e il cannolo.
  • OLIO D’OLIVA: quinto posto per il nostro olio d’oliva extravergine, un prodotto alimentare immancabile nella tradizionale dieta mediterranea. Anche qui l’Italia fa registrare numeri da record con il 23% di export a livello mondiale, soprattutto negli Stati Uniti.
  • FRUTTA E VERDURA: subito dopo l’olio d’oliva troviamo la nostra frutta e verdura; dalle mele del Trentino Alto Adige ai limoni di Sicilia, dalle ciliegie e susine dell’Emilia Romagna fino ai pomodori. Anche qui i dati parlano chiaro, l’Italia un export che ha fatto registrare un incremento del 3,9% rispetto al 2015.
  • SALUMI E INSACCATI: a seguire troviamo i nostri tanto amati salumi, dal Prosciutto Crudo San Daniele e di Parma, fino al gustoso Salame Milano. Anche in questo caso i dati di export sono più che positivi con un fatturato di 1,35 miliardi e un incremento delle vendite soprattutto in Germania, Francia e Regno Unito.
  • CAFFE’ E BIRRA: nono posto per il caffè, che in molte regioni italiane, ma soprattutto a Napoli, rappresenta un vero e proprio rituale. Nel 2015 i dati relativi alla sua esportazione all’estero hanno fatto registrare un incremento del 10% rispetto alle annate precedenti. A sorpresa chiude questa speciale classifica la birra italiana, che negli ultimi 30 anni ha quasi raddoppiato il suo consumo. Il nostro marchio più apprezzato al di fuori dei confini nazionali è senza dubbio Peroni e  gli Stati Uniti sono i maggiori esportatori al mondo.