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Prodotti alimentari italiani contraffatti

Dopo avervi mostrato quelle che sono le eccellenze italiane in fatto di salumi e formaggi vogliamo parlarvi oggi di quelli che sono i prodotti alimentari italiani più imitati all’estero.

Il nostro Paese, si sa, è tra più rinomati in tutto il mondo per le sue specialità eno-gastronomiche: dal prosciutto di Parma, al parmigiano reggiano, dall’olio extravergine d’oliva ai pomodori, fino al prosecco; sono molti i prodotti tipici della nostra cucina amati e apprezzati all’estero ma, purtroppo, anche contraffatti.

Secondo il rapporto annuale sulla sicurezza alimentare, conosciuto come “In Tavola”, e redatto da Legambiente e dal Movimento difesa del cittadino, attraverso il quale vengono analizzati tutti i casi di prodotti alimentari contraffatti che le forze dell’ordine hanno rilevato l’anno precedente, l’Italia si conferma come la Nazione europea con più prodotti imitati con il 14,8%.

Ma come si fa a capire quando siamo davanti a un prodotto contraffatto?

Sono 4 tipologie di contraffazioni possibili: prodotti non biologici spacciati per tali, alimenti con falsi marchi di qualità garantita, prodotti non tracciabili, alimenti conservati in modo non adeguato.

In Italia esistono oltre 1000 prodotti di alta qualità certificata suddivisi in:

  • DOP (denominazione di origine protetta
  •  IGP (indicazione geografica protetta)
  • STG (specialità regionale garantita)

Quali sono i prodotti alimentari italiani più imitati al mondo?

  • Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano: salume DOP tra i più conosciuti in tutto il mondo il nostro prosciutto crudo è anche tra i più imitati oltre oceano, tra le molte contraffazioni possiamo trovare ad esempio il Parma salami del Messico. Lo stesso discorso vale per il parmigiano reggiano DOP, formaggio tipico delle provincie di Modena, Reggio Emilia e Parma ma presente nelle curiose varianti del Parmesao del Barasile, del Ragiantito argentino, del Parmesano cinese e del Parmesan, la sua versione non made in Italy più conosciuta.
  • Olio extra vergine d’oliva e pomodori: ma non è finita qui, la lista di prodotti alimentari italiani contraffatti è ancora lunga. L’olio extra vergine d’oliva detto Romulo (con tanto di lupa romana sull’etichetta) è venduto in Spagna ma a differenza dell’olio extravergine italiano quest’ultimo è un mix di olio d’oliva e olio di semi, più una colorazione con clorofilla che dona la colorazione tipica dell’extravergine. Anche i nostri pomodori, primi tra gli alimenti italiani esportati all’estero, sono vittima di contraffazione, in questo caso troviamo ad esempio Cento San Marzano made in Usa, da non confondersi con il San Marzano dell’Agro senese-nocerino DOP, del quale negli scorsi anni sono state sequestrate circa 34 tonnellate di dubbia provenienza.
  • Vino italiano: non solo alimentari, anche il nostro vino è vittima di contraffazione. Qui possiamo trovare ad esempio il Chianti di produzione californiana e il Valpolicella della Gran Bretagna, realizzato con uno speciale kit di fai da te. Esistono tuttavia modi meno vistosi per produrre vino contraffatto come arricchire il mosto concentrato con acqua e zuccheri e utilizzare sostanze proibite dalla legge, ecco allora che avremo vini italiani DOP e IGP non propriamente tali.
  • Ma non è finita qui: i prodotti alimentari italiani contraffatti sono a centinaia, troppi per essere elencati in un solo articolo, ma, oltre a quelli sopra citati, eccone altri brevi esempi: mortadela siciliana del Brasile, salami calabrese made in Canada, penne Napolitana del Lancashire, Napoli Tomato e Caffè Mario, fino alla pasta Don Peppino made in Australia.