Olio di palma SI Olio di palma NO

Olio di palma SI Olio di palma NO” scusate il gioco di parole, questo è il titolo di un convegno che si è svolto di recente a Napoli, presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II.

E’ stato probabilmente l’ultimo tentativo per assolvere questo ingrediente presente in moltissimi cibi, ricco di grassi saturi e responsabile della deforestazione delle foreste pluviali.

Ricordiamo che l’olio di palma è un prodotto presente in prevalenza nei prodotti da forno, creme spalmabili e merendine preparati a livello industriale.

L’incontro, organizzato dal professor Alberto Ritieni del Dipartimento di Farmacia ha coinvolto il professor Gabriele Riccardi, ordinario di Malattie del Metabolismo presso l’Università Federico II e il dottor Marco Silano, direttore del Reparto Alimentazione, nutrizione e salute dell’Istituto Superiore di Sanità.

I relatori durante il convegno hanno sottolineato che è necessaria una certa cautela nell’uso dell’olio e degli alimenti che lo contengono evidenziando che si tratta di un ingrediente con un contenuto di acidi grassi saturi- responsabili dell’innalzamento dei livelli di colesterolo nel sangue – superiore alla maggior parte degli altri oli quali: olio d’oliva, olio di semi di girasole, olio di soia e olio di mais.

Solamente il burro ha un contenuto percentuale di acidi grassi saturi simile a quello dell’olio di palma, ma c’è una differenza significativa. L’acido palmitico dell’olio tropicale di palma è presente in quantità doppia rispetto al burro.

Conclusioni: si raccomanda di sostituire l’olio di palma quando è possibile, con altri grassi anche se inevitabilmente più costosi.
Cambiare l’ingrediente contribuirà in futuro a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo riducendo, così, il rischio cardiovascolare dei consumatori.

Nel corso del convegno gli esperti hanno inoltre evidenziato i potenziali problemi dell’olio di palma dovuti alla presenza di sostanze cancerogene derivate dal processo di raffinazione.
Il consumo abituale di prodotti alimentari contenenti quantità rilevanti di olio di palma è stato indicato come potenzialmente rischioso, soprattutto per bambini e adolescenti.