Sana 2018, il cibo del futuro è bio

L’edizione di Sana 2018 si è svolta a Bologna nei giorni dal 7 al 10 settembre. Il bilancio della trentesima edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Benessere si è conclusa in maniera molto positiva. Il biologico sul territorio italiano è un fenomeno in crescita, che diventa anno dopo anno sempre più solido e radicato. Tantissimi gruppi agroalimentari ad oggi possiedono una propria linea di prodotti biologici da offrire ai consumatori. Le persone possono facilmente reperire alimenti e cosmetici bio non soltanto nei canali e nei negozi specializzati ma anche nella grande distribuzione.

Nei tre giorni del Sana si sono svolti diversi meeting con professionisti del settore e sono stati trattati molti argomenti come l’importanza della tecnologia per la sostenibilità dell’ambiente, la cosmesi naturale o l’autorevolezza delle certificazioni. I numeri del mondo biologico sono in costante crescita, in Italia il bio fattura oltre 5 miliardi in un anno di cui 2 derivano dalle esportazioni. Circa l’80% degli italiani nell’ultimo anno hanno comperato prodotti bio, mentre quasi la metà li usa abitualmente. I dati in crescita riguardano anche la produzione agricola con il biologico che si conquista il 15% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) italiana.

Dal Sana 2018 si può affermare che il futuro del cibo verte verso il biologico. Sono state le persone stesse a votare le caratteristiche del cibo del futuro e tra quelle principali, oltre al biologico, troviamo anche altre opzioni che lo desiderano coltivato a basso impatto ambientale, in grado di rispettare i diritti umani e anche prodotto da avanzi e scarti di tipo alimentare.

LIPITALIA2000, a tal proposito, è un’azienda che dagli scarti alimentari ha prodotto dei mangimi per insetti, animali che possono essere utilizzati a loro volta per nutrire animali da allevamento grazie al loro alto contenuto di proteine.
Skretting è, invece, un’azienda che si occupa della produzione di mangimi in acquacoltura. La visione di questa società afferma che allevamento e acquacoltura possono essere una soluzione al problema della pesca intensiva.
Altri esperti del settore affermano che va data la priorità a una riduzione dell’impatto ambientale causato dagli allevamenti e va favorita una migliore gestione del suolo sia per quantità che per tipologia.

Le aziende sono quindi sempre più propense a una tutela dei consumatori ma anche del territorio e dell’ambiente. La strada è ancora lunga e si dovranno coinvolgere non soltanto le aziende produttrici ma anche i consumatori, informandoli riguardo l’impatto ambientale che ha il ciclo di produzione e smaltimento del cibo che mangiano.
L’esperienza e il piacere legati al cibo hanno raggiunto oggi uno sviluppo dalle tante sfaccettature ma non va sottovalutata la disponibilità degli alimenti.

I punti fondamentali per l’alimentazione del futuro

Durante gli incontri del Sana sono state tracciate delle linee guida che pongono le basi per l’alimentazione del futuro. Ogni cibo non può prescindere anzitutto da questi tre punti:

essere a conoscenza dei fenomeni passati e presenti;

individuare le problematiche legate alla produzione del cibo come lo spreco, la scarsità, il riscaldamento globale, l’inquinamento ambientale. A questi temi vanno aggiunti anche quelli che riguardano gli stili di vita e alimentari delle persone;

riconoscere l’importanza di ciò che si sceglie ogni giorno sia per quanto riguarda la produzione che il consumo per potersi orientare nel futuro;

Una volta definite queste nozioni imprescindibili riguardanti il cibo del futuro, sono state descritte altre quattro tematiche da affrontare riguardo l’argomento.

Innanzitutto l’aspetto esclusivamente funzionale dell’alimentazione, fondamentale per vivere.

L’educazione alimentare, utile e necessaria per individui consapevoli e per migliorare la salute.

L’impatto ambientale che hanno le coltivazioni e le produzioni, un aspetto che pesa notevolmente sulle condizioni della Terra.

Proposte, idee e interventi per combattere gli sprechi alimentari, un argomento che è sempre più sentito anche dalla gente.

Non solo cibo

Il biologico sempre più presente nella vita degli italiani non riguarda solo il cibo. Al Sana si parla anche di benessere, natura e cosmesi. In questa occasione si è svolto un convegno dal titolo “Dall’alimento al cosmetico biologico“. Non siamo soltanto ciò che mangiamo ma anche ciò che ci mettiamo sulla pelle. Per questo motivo è importante investire nel biologico sui prodotti di cosmesi. Eliminare prodotti chimici che, oltre a essere potenzialmente nocivi, spesso vengono prodotti con poca attenzione rispetto all’impatto ambientale.